Il caffé che hai bevuto stamattina potrebbe avere ben 600mila anni: la scoperta è incredibile

L’origine del caffè, proprio quello che si beve oggi, potrebbe essere davvero molto antica, come risulta da una interessantissima scoperta. 

Suscita certamente una strana emozione pensare che il caffè che si beve adesso, nel nostro mondo contemporaneo, ha un’origine veramente tanto remota. Ci sono studi infatti che affermano che la storia del caffè risale a un tempo davvero lontano, molto più di quanto si potrebbe mai immaginare.

studio sull'origine del caffè
Il caffè ha un’origine davvero molto anticha – newtonline.it

La scienza fa continuamente delle scoperte davvero sorprendenti e che lasciano a bocca aperta dallo stupore. È il caso dello studio effettuato sul caffè che ha fatto arrivare ad una considerazione sbalorditiva. Il caffè è una bevanda estremamente diffusa in varie parti del mondo, in alcune più che in altre e nello specifico in Italia è sicuramente in cima a ciò che la gente beve abitualmente.

Gli italiani sono grandi consumatori di caffè e non sanno che quello che bevono ha un’origine che risale ad oltre 600 mila anni fa. Il dato è frutto di una ricerca approfondita e dettagliata che ha preso in analisi i geni delle piante di caffè di tutto il mondo.

Lo studio sul caffè: è antichissimo, risale a più di 600 mila anni fa

Attraverso l’esame sui geni delle piante del caffè gli scienziati sono stati in grado di ricostruire l’albero genealogico del tipo di caffè più popolare, la miscela arabica. È risultato che questo tipo di caffè è presente da oltre 600 mila anni ed è nato dall’incrocio di due tipi di piante diverse. Si tratta di due specie di caffè che si sono unite prima dell’arrivo dell’uomo, quindi prima di un suo intervento.

studio sull'origine del caffè
Cosa emerge dallo studio sull’origine del caffè – newtoniline.it

Lo afferma il dottor Victor Albert, biologo dell’Università di Buffalo, tra gli studiosi che hanno condotto lo studio. Le piante del caffè hanno avuto origine in Etiopia e si sa che poi a partire dal 1400 sono state tostate e prodotte nello Yemen. La storia prosegue nel 1600 quando il monaco indiano Baba Budan ha contrabbandato sette chicchi di caffè crudo dallo Yemen per portarli nella sua terra natale e lì ha dato vita ad una produzione.

La miscela arabica è quella maggiormente diffusa in tutto il mondo, che risulta più popolare ed apprezzata. Ha il sapore morbido e relativamente dolce e si colloca nel 70% del quantitativo di caffè prodotto a livello mondiale. Il genoma della miscela arabica è il C. canephora, ma è stato analizzato e studiato anche il genoma coffea eugenioides e anche più di 30 piante di arabica, compreso un campione originario del 1700. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Nature Genetics e chiarisce quindi l’origine della miscela arabica oltre a fornire indicazioni utili per salvaguardare il raccolto.

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