Il bonus casa raddoppia, ora puoi usarlo due volte: come riuscirci

Con le giuste informazioni e una pianificazione accurata, è possibile accedere una seconda volta alle agevolazioni statali per i lavori.

Nell’ambito delle agevolazioni fiscali per la ristrutturazione degli immobili, il governo italiano ha introdotto negli ultimi anni varie misure per incentivare i cittadini a migliorare l’efficienza energetica e la sicurezza delle abitazioni. Tra queste, il bonus casa è sicuramente uno degli strumenti più apprezzati. Questa agevolazione offre un sostegno economico significativo per chi decide di investire soldi per migliorare le prestazioni della propria casa.

Come usare il bonus casa due volte
Il governo italiano ha esteso la possibilità di utilizzare il bonus casa per una seconda volta – (Newtonline.it)

Con l’evoluzione della normativa e la necessità crescente di adattare le abitazioni agli standard moderni, il governo ha deciso anche di ampliare le possibilità di utilizzare tali incentivi. Recentemente, infatti, è stata introdotta la possibilità di accedere al bonus casa una seconda volta, un cambiamento che apre teoricamente opportunità molto interessanti per i proprietari di immobili.

Come accedere al bonus una seconda volta: requisiti e situazioni specifiche

Il bonus casa, inizialmente concepito per essere utilizzato una sola volta, ora può essere sfruttato una seconda volta. Coloro che hanno già utilizzato il bonus per lavori di ristrutturazione e desiderano intraprendere nuovi interventi sulla stessa unità immobiliare possono quindi farlo, a condizione che si rispettino alcuni precisi requisiti.

Requisiti per usare il bonus casa due volte
Il bonus casa ora può essere richiesto di nuovo, ma solo per lavori che sono distinti dai precedenti – (Newtonline.it)

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che è possibile richiedere la detrazione del 50% fino a un massimo di 96.000 euro anche per un secondo ciclo di lavori, a patto che questi siano qualificativamente distinti dai precedenti. In pratica, ciò significa che i lavori non devono essere una semplice continuazione di quelli già realizzati, ma devono rappresentare interventi autonomi, con proprie finalità e caratteristiche.

Per poter beneficiare nuovamente del bonus, è necessario che i nuovi lavori siano supportati da una documentazione specifica che ne attesti l’autonomia. Ciò può includere una nuova denuncia di inizio attività (DIA) o, in casi dove non è richiesto un permesso di costruire, una dichiarazione sostitutiva. È fondamentale che tali documenti siano chiaramente separati da quelli presentati per i lavori precedenti.

Il bonus copre una vasta gamma di interventi: dalla manutenzione straordinaria al restauro e risanamento conservativo, fino alla ristrutturazione edilizia completa. Sono compresi anche interventi per l’eliminazione di barriere architettoniche, l’implementazione di misure per il risparmio energetico e la sicurezza sismica, nonché interventi volti alla bonifica di materiali nocivi come l’amianto.

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